Ad Ascoli Piceno un edificio ricco di storia e cultura: Palazzo dei Capitani del Popolo
Il Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno sorge sul lato ovest di Piazza del Popolo e risulta costruito nel suo nucleo originale tra la fine del XIII ed il XIV sec. dall’accorpamento di tre edifici medievali. Nato come sede dei deputati dei ceti artigiani viene chiamato “Palatium Populi” ma quando il popolo, forte delle sue corporazioni, si costituisce in libero comune, l’edificio diviene “Palactium Communis et Populi” e sede del Capitano del Popolo. Nella seconda metà del ‘400 viene modificato allungandolo a sud e ricavando un nuovo piano tra il primo ed il secondo.
Nel 1520 si chiede a Cola Dell’Amatrice di realizzare il retro dell’edificio, in realtà una vera e propria seconda facciata visibile dal Cardo, odierna Via del Trivio: si eleva rovesciando i tre ordini architettonici e culminando con finestre a croce guelfa. In un fornice del sottotetto è ancora leggibile la firma del grande architetto. La notte del Natale del 1535 l’edificio va a fuoco. E’ il governatore pontificio Giovan Battista Quieti a ordinare l’incendio per stanare i ribelli politici che vi si erano rintanati. I danni saranno notevoli, oltre alla perdita di tutti i documenti dell’epoca, l’edificio dovrà essere radicalmente ristrutturato. Lazzaro di Francesco, il Ferrone, realizza nel 1546 il nuovo portale sovrastato dalla statua di Paolo III, il Papa che era riuscito a riportare sotto il controllo della città alcuni castelli della vallata, garantendo la pace.
Nel 1549 viene realizzato lo splendido cortile su tre ordini di logge su disegno di Camillo Merli e costruita la scalinata interna. A causa delle nuove condizioni politiche, nel 1563 il Palazzo è sede dei Governatori Pontifici e ne rimane fino al 1860 quando con il passaggio delle Marche al Regno d’Italia, diventa proprietà dello Stato. Dal 1902 il Palazzo dei Capitani rientra tra i beni del Comune di Ascoli Piceno che ne cura i lavori di ristrutturazione (1982-87). Il nuovo lungo intervento porta al recupero della “Sala della Ragione” – già sede del Consiglio dei Cento – e alla sistemazione nel suo controsoffitto di dodici pannelli lignei dipinti (XVIII-XIX).
Nella vicina Sala degli Stemmi le pareti affrescate ricordano i Governatori Pontifici che qui hanno operato nell’ottocento. Attualmente l’edificio è la sede dell’Assessorato alla Cultura e di mostre temporanee. Nella Sala della Ragione si riunisce la Giunta Comunale.
Leggi qui per conoscere l’aspetto archeologico di Palazzo dei Capitani.
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AUTORE: Lella Palumbi, esperta di storia dell’arte