Tra i luoghi sicuramente da vedere ad Ascoli Piceno: la Sala Cola dell’Amatrice
Incastonata nel centro storico di Ascoli Piceno e adiacente al complesso monumentale dedicato a San Francesco, dal Chiostro Maggiore si accede direttamente alla Sala Cola Dell’Amatrice, situata nel braccio est dell’ex convento. Quella che è arrivata a noi è una sala ampia ma sicuramente più piccola rispetto all’originale che aveva accolto, nel medioevo, la Sala del Capitolo e poi l’Oratorio del Corpus Domini. Quando poi il sito passa nelle mani dello Stato italiano e viene adibito a caserma, l’Oratorio viene usato come armeria ed una volta dismessa la caserma, diventa Pescheria comunale.
Tutti questi cambiamenti d’uso avevano cancellato dalla memoria popolare l’importanza che invece aveva avuto il luogo, nel passato. Cola dell’Amatrice era stato chiamato dai francescani per affrescare il loro Oratorio e lui aveva realizzato sulle pareti episodi tratti dall’Antico Testamento relativi al Re Nabucodonosor ed altri personaggi, ricordati per aver vissuto vite o esperienze simili a quelle di Cristo. Ma quando il soffitto originale era stato ribassato e coperto con volte, gli affreschi, ormai non più visibili, furono dimenticati.
Nel 1872 Giulio Cantalamessa, ispezionando l’intercapedine tra il vecchio ed il nuovo soffitto, intuisce l’importanza dei dipinti e ne suggerisce lo strappo. Dopo essere stati conservati nella sala parrocchiale del convento, gli affreschi di Cola sono tornati nel luogo per il quale erano stati pensati. Dal marzo 2012 dopo un attento restauro le cinque opere sono visibili al pubblico.
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AUTORE: Lella Palumbi, esperta di storia dell’arte