Le antiche piazze di Ascoli Piceno: Piazza San Gregorio
Nel pieno del centro storico di Ascoli Piceno, sulla direttrice dell’antichissima Via Tornasacco (nei pressi di Piazza Arringo) che ricalca l’antico tracciato di una “strata” romana, si incontra una piazzetta delimitata da una suggestiva sequenza di edifici medievali: si tratta delle case-torri, abitazioni che mostrano la sovrapposizione di forme e stili architettonici che vanno dal XII al XIV sec.
La piazza prende il nome dall’antica Chiesa di San Gregorio Magno, che evidenzia l’originaria struttura di un classico tempio tetrastilo di tarda età repubblicana. Oltre alle due colonne scanalate con capitelli corinzi, inglobate nella facciata medievale, restano in evidenza la parete est della cella in “opus quasi reticulatum” con i due pilastri d’angolo scanalati.
La denominazione popolare di “Tempio di Vesta” deriverebbe da una iscrizione dedicatoria, attestata dallo storico Andreantonelli, che cita “in memoria della figlia Vesta Celerina Tito eresse alle Dee Ascolane un portico…”.
La riconversione del tempio dal culto pagano a quello cristiano viene fatta risalire alla disposizione di S. Gregorio Magno, che la promosse sotto il suo pontificato, per evitare la sistematica spoliazione degli antichi edifici pagani.
L’interno della Chiesa è costituito da un’unica navata ottenuta dall’unione del pronao e cella dell’antico tempio, scandito da archi-diaframma che sostengono l’orditura lignea del tetto.
Sulle pareti sono ancora visibili alcuni pregevoli frammenti della duecentesca decorazione a “fresco” . Particolarmente significativo, sul secondo pilastro a sinistra, appare l’episodio di S. Francesco che predica agli uccelli una sorta di rievocazione della predicazione ai giovani ascolani avvenuta nel 1215.
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AUTORE: Prof. Giorgio Giorgi, storico dell’arte