I Musei di Ascoli Piceno: il museo biblioteca “Antonio Marcucci”
Incastonato nella suggestiva zona del centro storico di Ascoli Piceno che si trova tra San Tommaso e Porta Romana, all’interno del Convento delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione – realizzato nella seconda metà del Settecento dall’architetto Maggi, ancora oggi sede di un importante istituto religioso per l’educazione dei giovani -, è stato allestito un museo dedicato al Venerabile Francesco Antonio Marcucci.
Si tratta di un personaggio fondamentale per la storia ascolana: nato nel 1717 da una famiglia del patriziato ascolano, personalità di spicco nell’ambito della curia romana, nominato vescovo di Montalto (1770) e poi vice Gerente di Roma (1774), fu fondatore dell’ordine delle Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione. Ottenuto da Pio VI nel 1786 il permesso di rientrare nella diocesi di Montalto, dal 1789 Marcucci prese dimora presso la nuova “fabbrica” da lui voluta per dedicarsi alla congregazione da lui istituita, che arricchì di mobili, dipinti ed oggetti preziosi ordinati a Roma.
A testimoniare la passione con la quale il Marcucci si dedicò alla formazione delle Suore, restano i molti libri da lui scritti per istruirle nelle discipline sacre e profane, e per invogliarle maggiormente allo studio, curandone l’educazione intellettuale e pratica: si tratta insomma di un originale e accurato progetto formativo che unisce al rigore di una impostazione razionale la volontà di rafforzare la fede delle giovani educande.
All’interno del museo, un ricco e interessante allestimento permanente permette di ripercorrere la vita e le tante attività di Mons. Marcucci, oltre ai profili personali di alcune suore che nel corso del tempo si sono distinte per le loro opere. Continuando, si può conoscere poi la storia della nascita della prima scuola elementare femminile di Ascoli Piceno, fino ad arrivare l’attività del Marcucci nel mondo; tutto questo passeggiando immersi nelle bellezze pittoriche e degli arredamenti interni, composti da antichissimi e prestigiosi mobili, arricchiti da oggetti e decorazioni di sicuro pregio.
Gli ambienti del museo-biblioteca di Ascoli Piceno consentono quindi di conoscere a tutto tondo questo protagonista della vita religiosa cittadina e di verificare l’originalità del suo progetto destinato a valorizzare il ruolo della donna nella società del tempo.
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