Gli antichi quartieri da vedere ad Ascoli Piceno: La Piazzarola
Zona caratteristica del centro storico di Ascoli Piceno, “La Piazzarola” è l’espressione dialettale riferita al modesto slargo posto al centro del dedalo di rue raccolte attorno alla Chiesa di Sant’Angelo Magno, in quello che nel medioevo era il “Sexterio Gructarum”, da sempre residenza esclusiva dell’aristocrazia ascolana. Le “grotte” si riferivano alle ciclopiche costruzioni archivoltate, in gran parte ancora presenti, che delimitavano, in epoca romana, la vasta area del monumentale “Capitolium” ascolano, oggi sede del Convento e della Chiesa dell’Annunziata.
Il quartiere conserva ancora l’aspetto di un antico borgo medievale a sé stante. Austeri edifici medievali, alternati da antiche torri gentilizie “mozzate” e caratteristici “orti murati”, testimoniano la feroce rivalità fra le diverse “consorterie” cittadine e le conseguenti demolizioni delle rispettive abitazioni, subite per effetto di ordinanze delle magistrature comunali, nei confronti dei “fuoriusciti”.
Fino alla prima metà del ‘900, la Piazzarola ospitava numerosi “fondaci” che venivano dati in uso a carbonai e legnaioli provenienti da Valle Castellana o ai lavandai di Castel Trosino, che li utilizzavano come rimesse per le merci e per gli animali da soma, con cui consegnavano a domicilio il carbone per i fornelli da cucina e la biancheria sbiancata e profumata di “bucato”.
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AUTORE: Prof. Giorgio Giorgi, storico dell’arte