Rosso Piceno Superiore, Falerio, Passerina, Pecorino: DOC e DOCG dei colli ascolani.
Ascoli Piceno e il suo territorio offrono una interessante varietà di vini DOC e DOCG, senza dimenticare una delle particolarità locali che appartiene alla tradizione e che ha conquistato la certificazione IGP: il vino cotto.
In un’area ristretta che comprende tredici comuni della provincia di Ascoli Piceno, inclusa una parte del territorio del capoluogo, si produce il Rosso Piceno Superiore. Si tratta di un rosso mediterraneo di antichissima tradizione che testimonia la vocazione vitivinicola della civiltà picena. Mentre il Rosso Piceno, a base di Montepulciano e Sangiovese, viene prodotto in un’area che tocca tre province marchigiane, ovvero Macerata, Ancona e Ascoli Piceno, il Rosso Piceno Superiore è produzione peculiare di questa area storica ristretta, delimitata dal fiume Tronto a sud, dalla montagna ad ovest e dalla costa adriatica a est. Il Rosso Piceno Superiore beneficia delle particolari condizioni pedoclimatiche e di un congruo affinamento.
Di questo territorio è anche il Falerio, un vino bianco di antica storia. Il riconoscimento arriva nel 1975 con l’entrata del Falerio dei Colli Ascolani tra le DOC italiane, integrata nel 1997 con l’aggiornamento del disciplinare di produzione e l’ingresso nell’uvaggio, a base di Trebbiano, di due vitigni autoctoni come la Passerina e il Pecorino.
Quest’ultimo, ottenuto dall’omonimo vitigno Pecorino, assai resistente, era diffuso originariamente nelle aree pedemontane. Dopo un attento lavoro di ricerca scientifica e grazie alle condizioni ambientali più favorevoli delle colline picene, c’è stata la sua riproposta ottenendo un vino originale e seducente, riconosciuto dalla DOC Offida nel 2001 e, successivamente, dalla DOCG.
La Passerina invece propone diverse tipologie. Passerina Bianco, un vino di forte tipicità locale, fresco e sapido, di facile bevibilità, e Passerina Passito, affascinante vino da meditazione. C’è anche Passerina Spumante, che va a nozze con le olive farcite e fritte oltre che con preparazioni a base di pesce e frutti di mare.
Oltre a questi bianchi, la DOCG Offida comprende anche il Rosso a base di Montepulciano con possibilità di piccole aggiunte di alcune altre uve, un vino elegante e serbevole, di ottima stoffa.
Da non perdere, ad Ascoli e dintorni, l’assaggio del vino cotto, citato inzialmente.
Il vino cotto rimanda a tempi in cui venivano vendemmiate anche le uve a bassa gradazione ma le tecniche di conservazione dei vini erano inadeguate: si otteneva facendo bollire lentamente il mosto delle uve pigiate in una caldaia di rame, fino ad ottenerne una bevanda o – nel caso della sapa – un succo concentrato ottimo come condimento (il rapporto è, grosso modo, di venti litri di sapa su cento litri di mosto).
Il vino cotto è un prodotto a suo modo straordinario, che racconta una viticoltura d’altri tempi.
Non ne sfuggì l’originalità a Mario Soldati, che ebbe più volte modo di parlarne e, oggi, giustamente il vino cotto viene riproposto e tutelato da appositi disciplinari che ne prevedono anche le forme di affinamento come IGP.
Una vacanza ad Ascoli Piceno può essere caratterizzata da degustazioni e assaggi che hanno come protagoniste queste eccellenze enologiche del Piceno. Esperienza consigliata non solo agli appassionati di vino e sommelier. Perché non approfittarne? Hai l’occasione sempre a portata di mano.