Nel 1610 l’architetto Cavagna, progettò l’unificazione delle due costruzioni mediante due facciate e, alla fine del ‘600, Giuseppe Giosafatti rimodulò nuovamente la facciata, apportando innovazioni significative ed avanzandola sulla piazza. La costruzione fu portata a compimento dai figli Lazzaro e Lorenzo Giosafatti nel 1745.

La facciata – così come appare oggi – è realizzata in blocchi squadrati di travertino. Nella parte centrale presenta un portico a cinque arcate; il grande portale bugnato taglia nel mezzo il salone del 1200. Questo anticamente era un unico spazio a tre navate caratterizzato da otto campate con volte a crociera su colonne cilindriche che veniva chiamato ‘fondachi’ ed era utilizzato come aula giudiziaria, mercato e deposito di merci.

È in questi “fondachi” che è stata ricavata la sede dell’ufficio informazioni e della sede dell’Ufficio Quintana, inaugurato nel 2003.

Nella fase di restauro dell’Ufficio furono ritrovati resti delle antiche pavimentazioni del II secolo a.C e del I sec.d..C., vive testimonianze dell’aspetto antico delle principali strade e piazze dell’Ascoli piceno-romana. Per questo motivo, queste rovine sono visibili al pubblico attraverso una bellissima pavimentazione in cristallo.

All’interno della sede sono inoltre esposti alcuni dei più rappresentativi costumi, armi e Palii della Quintana “moderna”, cioè la rievocazione storica ripresa nel 1955 dopo i grandi conflitti mondiali. Il tutto accompagnato, costantemente, dalla trasmissione di filmati della Giostra cavalleresca e del Corteo storico per poter meglio far comprendere ai visitatori l’alto livello della manifestazione.

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