Bellezze monumentali da vedere ad Ascoli Piceno: il Forte Malatesta
Secondo la tradizione storica di Ascoli Piceno, ribadita dall’attuale toponomastica di Via delle Terme, in quell’area sorgeva secoli fa un complesso termale romano, alimentato da un condotto sotterraneo di acqua salmacina proveniente da Castel Trosino.
In seguito, nel Medioevo, la “Rocchetta” sostituì l’antica “arx” romana posta a difesa del primo ponte in muratura della città; nel 578 i longobardi di Faroaldo, poi nel 1242 le truppe di Federico II smantellarono la Rocchetta, che sistematicamente è stata ricostruita.
Galeotto Malatesta, nel 1349… “venuto al soldo degli ascolani più con animo di dominarli che di difenderli dai fermani, prese a risarcire e fortificare le rocche della città e in questo sito fu eretta una Fortezza…sede del tirannico dominio su Ascoli”; sette anni dopo, una sommossa popolare cacciò dalla città i “terribili e crudeli Signori”.
Nei primi anni del 1500 Fra’ Cola da Turso, eremita e predicatore infervorato, convinse la cittadinanza di Ascoli ad erigere presso la Rocchetta “la chiesa de Santa Maria de lo lacho…” a pianta dodecagonale, caratterizzata da una copertura a cupola, quattro eleganti finestroni tardo-gotici e un bellissimo portale rinascimentale – con lunetta e architrave finemente decorato – opera di M° Bernardino da Corona, nello stile di Francesco di Giorgio, attivo nel Palazzo Ducale di Urbino.
Nel 1543 il papa Paolo III Farnese impose alla città di restaurare la Fortezza come presidio pontificio, incaricando del progetto Antonio da Sangallo il Giovane. La Chiesa di Santa Maria del Lago fu trasformata in bastione per le artiglierie, collocate come monito nei confronti delle bellicose fazioni ascolane. Dopo il 1798, le truppe transalpine adibirono il Forte Malatesta a caserma e infine, a partire dal 1840, fu trasformato in carcere.
Da qualche anno, dopo i lavori di smantellamento delle sovrastrutture ottocentesche, un attento restauro ha restituito al Forte il suo aspetto originario, recuperando i suggestivi ambienti interni dedicandoli ad una funzione museale ed espositiva, più consona al suo prestigio storico-monumentale. Al Forte Malatesta è oggi annesso l’antico Ponte di Cecco, che merita sicuramente una visita.
All’interno del Forte è stato recentemente realizzato il Museo dell’Alto Medioevo, in cui sono riportati interessanti reperti archeologici che raccontano la storia di Ascoli Piceno. Segui il nostro Blog per rimanere aggiornato sulle mostre e gli allestimenti che vengono realizzati periodicamente all’interno del Forte Malatesta.
CONDIVIDI I TUOI SCATTI CON GLI HASHTAG: #visitascoli #ascolipiceno2024
AUTORE: Prof. Giorgio Giorgi, storico dell’arte