Una vacanza o un breve soggiorno ad Ascoli Piceno non può che essere caratterizzato anche da un itinerario enogastronomico con degustazioni e assaggi che hanno come protagonisti eccellenze enologiche e food del territorio.
Esperienza consigliata non solo agli appassionati di vino e sommelier: Ascoli Piceno dona il suo fascino tutto l’anno! È una città ricca di caffè storici, antiche botteghe alimentari d’eccellenza e ristoranti della tradizione, ma anche più ricercati e gourmet.
Nel tuo viaggio alla scoperta delle Marche autentiche non può mancare una visita di almeno un weekend al centro storico di Ascoli Piceno e uno stop, in base al tempo a disposizione, anche ai borghi nei dintorni, alla scoperta delle tradizioni culinarie e di tipicità del Piceno.
Ogni periodo è perfetto per intraprendere una gita alla scoperta dei sapori tradizionali, ma non perdere questa occasione, sfrutta il momento: inizia il viaggio, anche adesso, con il fascino del foliage autunnale!
Cosa vedere e dove mangiare ad Ascoli Piceno e dintorni tutto l’anno
Partendo dal centro storico di Ascoli Piceno e dalle centralissima Piazza Arringo iniziamo questo itinerario fra arte e cultura e buon cibo!
Questa volta a guidarci tra le meraviglie del piceno saranno prevalentemente sensi come il gusto e l’olfatto.
Oliva Ascolana del Piceno DOP: street food ed eccellenza picena
L’oliva ascolana ha fatto conoscere e continua a far conoscere Ascoli Piceno e le sue eccellenze gastronomiche in tutto il mondo. Non si può venire ad Ascoli senza averne assaggiata almeno una! Non ci sono paragoni rispetto a quelle diffuse ormai nel resto del pianeta.
Un vero jolly gastronomico, oltre che simbolo ascolano, l’oliva all’ascolana ripiena fritta può essere un impagabile street food da saggiare in ogni momento della giornata.
Da gustare camminando per le vie – le rue – del centro storico, come appetizer con un bicchiere di vino, come antipasto e contorno. È un vero e proprio piatto forte a tavola, che non manca mai nei menù della tradizione e nei momenti di festa.
La Denominazione di Origine Protetta DOP “Oliva Ascolana del Piceno” designa le olive, in salamoia o ripiene, ottenute dalla varietà d’olivo “Ascolana tenera”.
Pur essendo una ricetta alquanto ricca ed elaborata, l’oliva tenera ascolana farcita e fritta conserva quel carattere amichevole di cibo anche da strada, che molti gradiscono consumare proprio passeggiando per le vie della città con un cartoccio in mano.
La ricetta delle Olive ascolane: vivi l’esperienza in prima persona
Di grande raffinatezza e di lunga preparazione, la ricetta dell’oliva ascolana è di per sè un simbolo, uno scrigno di cultura, tradizioni e saperi. Abbiamo deciso di sporcarci le mani e nell’ ultimo tour di Portami in Ascoli abbiamo anche noi testato con mano l’esperienza affascinante di preparare e non solo gustare un’oliva fritta all’ascolana.
La sua preparazione è un lungo processo – si può arrivare fino a 5 ore! – che dà vita ad una specialità che ci invidiano e riproducono in tutto il mondo.
Siamo stati nella Bottega dell’Oliva Ascolana che organizza esperienze e showcooking per appasionati o curiosi. Tutto prende vita dalla:
- salamoia dell oliva tenera ascolana. Inutile a dirlo anche in questo caso fa la differenza l’utilizzo delle materie prime, in questo caso la materia prima.
Fondamento di questa prelibatezza gastronomica e ingrediente essenziale è l’oliva della varietà Tenera ascolana, che ha peraltro ottenuto il riconoscimento della DOP: tenera e croccante allo stesso tempo, dal retrogusto leggermente amarognolo, è una delle olive italiane di maggior pregio, eccellente anche nella produzione di oli extravergini; - la cottura della carne;
- la snocciolatura a spirale – le vere olive vengono ancora snocciolate a mano;
- la farcitura, il cappotto di oliva verde è pronto ad ospitare la ricca farcitura di carni pregiate miste manzo e maiale e custodirla;
- la panatura: il passaggio e il tuffo prima nell uovo, poi nella farina 00 e poi la doratura e la panatura nel pan grattato. Anche per quello si deve possedere la mano. Movimenti circolari che fanno distribuire in maniera omogenea tutta la panatura;
- la friggitura in olio bollente a 100° gradi, qualche minuto e sono pronte!
* Piccolo spoiler: le olive all’ ascolana sono buone anche crude! Sarà difficile resistere anche prima di panarle e friggerle. Da provare anche cremini fritti, e l olive al tartufo nero pregiato!
Vini e Liquori: le eccellenze del piceno in un bicchiere
Ascoli Piceno e il suo territorio offrono una interessante varietà di vini DOC e DOCG, senza dimenticare una delle particolarità locali che appartiene alla tradizione e che ha conquistato la certificazione IGP: il vino cotto.
In un’area ristretta che comprende tredici comuni della provincia di Ascoli Piceno, inclusa una parte del territorio del capoluogo, si produce il Rosso Piceno Superiore: un rosso mediterraneo di antichissima tradizione che testimonia la vocazione vitivinicola della civiltà picena. Il Rosso Piceno Superiore beneficia delle particolari condizioni pedoclimatiche di questo territorio – delimitato dal fiume Tronto a sud, dalla montagna ad ovest e dalla costa adriatica a est – e di un congruo affinamento.
Di questo territorio è anche il Falerio, un vino bianco di antica storia con un uvaggio, a base di Trebbiano e di due vitigni autoctoni come la Passerina e il Pecorino. Quest’ultimo, ottenuto dall’omonimo vitigno Pecorino, assai resistente, era diffuso originariamente nelle aree pedemontane. Dopo un attento lavoro di ricerca scientifica e grazie alle condizioni ambientali più favorevoli delle colline picene, c’è stata la sua riproposta ottenendo un vino originale e seducente, riconosciuto dalla DOC Offida nel 2001 e, successivamente, dalla DOCG. Siamo andati nella Cantina e nella Tenuta Cocci Grifoni dove abbiamo assaggiato le eccellenze del Piceno in un bicchiere, o anche qualcuno in più!
Anisetta Meletti: la storia di un Liquore che diventa aperitivo
Passando per la bellissima Piazza del Popolo, è doveroso fare una sosta allo storico Caffè Meletti. Aperto nel 1907, è una vera istituzione: salotto di idee per personaggi illustri e punto di ritrovo culturale, oggi è uno dei pochi esempi dell’espressione dello Stile Liberty nelle Marche.
Un tuffo nel passato che non ha prezzo! Sedetevi ai piccoli tavoli rotondi di marmo, godetevi l’atmosfera e assaporate la specialità del locale, l’“Anisetta Meletti”, un liquore a base di anice ideato e prodotto per la prima volta da Silvio Meletti nel 1870.
Oggi, insieme alle olive ascolane, l’Anisetta Meletti è simbolo di Ascoli Piceno: un liquore dal sapore delicato, ideale e appagante bevuto in purezza, ma anche on the rocks, con la mosca (con tre chicchi di caffè tostato immersi nel bicchierino), ghiacciato o con il caffè.
L’Anisetta Meletti non finisce di stupire, è ottima anche come protagonista di cocktail e long drink per un aperitivo affacciati sul Salotto d’Italia!
I locali storici del Piceno
Il Caffe Sestili
Nel cuore del Centro Storico, in Corso Giuseppe Mazzini, spicca ancora un altro bellissimo locale storico, il Caffè Sestili che ha conservato la vetrina e l’insegna originale, mantenendo anche le finiture e il meccanismo di chiusura. Il locale nato negli anni ’30 come una rivendita di generi alimentari da Vincenzo Sestili,inziò a vendere anche dolci e liquori. Materia preziosa anche per i nuovi giovani titolare che presentano ottimi abbinamenti di vini e cocktail con pasti semplici e veloci ma appassionati. Godersi il caffè o un business lunch in questo locale è un vero piacere!
La Latteria Marini: le colazioni e le merende come quella di una volta
Dal 1929 la Latteria Marini propone vere e proprie delizie a base di latte. Una piccola caffetteria centralissima a conduzione familiare, vintage nell’animo ma non nelle ambizioni. La sua panna montata è davvero unica ed è diventata famosissima grazie anche ai riconoscimenti del Gambero Rosso! Ordinate un caffè con panna o un maritozzo con panna, per colazione o una pausa dolce ne resterete estasiati!
Una menzione speciale anche ai gelati e lo yogurt magro, realizzati con prodotti del territorio di nicchia e di altissima qualità: come il gelato all’ anice, al burro burro e Lavanda dei Sibillini , o alla ricotta dei vicini. Il territorio che si scioglie e viene raccolto in una paletta e arriva dritto dritto in bocca al visitatore
Lassalto ai forni: Micropanificio nel Cortile
Un micro panificio nel cortile, oggi in piazza, una delle principali quella dell’Arengo.
Lorenza è il simbolo della resistenza e sforna lievitati fatti con grande maestria e soprattutto cuore. Qui se parliamo di tipicità fra tanti suoi lievitati top, non possiamo non menzionare la “Cacciannanze” la focaccia tipica della zona, chiamata così perché in origine era la prima infornata per testare la temperatura del forno. Viene condita con olio, rosmarino e aglio. Il Sabato già alle 11.00 è sparita dal bancone! Buona da ungersi le dita!
Non ti resta che deliziare il palato e organizzare la tua visita ad Ascoli Piceno!
Dove mangiare e soggiornare ad Ascoli Piceno
Trova il posto più adatto alle tue esigenze per dormire, lasciati conquistare dal fascino delle antiche dimore immerse nel verde o soggiorna direttamente nel Centro Storico!
- Villa Cicchi
- Palazzo dei Mercanti
- Hotel Palazzo Guiderocchi
- Relais Cocci Grifoni ( immersi in un bel niente far le verdi colline del pecorino e del falerio docg, fra Ripatransone ed Offida
DOVE MANGIARE IN CENTRO AD ASCOLI PICENO
- Caffè Sestili
- Caffè Meletti
- Cibo . Ristornatino
- Locanda Imperfetta
DOVE MANGIARE NEI DINTORNI DI ASCOLI PICENO
- Agriturismo Villa Cicchi ( Rosara, a 10 min dal Centro storico di Ascoli)
- TenutaCocciGrifoni
- Ristornate Ophis (Offida)
- Il sapore della Luna ( Monteprandone)